Il progetto “Mani che creano” rientra nel progetto scuola “Noi tifiamo per noi” finalizzato all’integrazione  e allo sviluppo creativo dei ragazzi con bisogni speciali.

Quest’anno “Noi tifiamo per noi” prevedeva diverse iniziative quali: “Mani che creano”, “Canti e balli popolari” e “Yoga”, attività queste che hanno permesso grandi novità nei rapporti interpersonali sia fra ragazzi e sia fra docenti e ragazzi. Una forma di riapertura mentale che sposta la messa a fuoco sui bisogni e lo sviluppo dei ragazzi più deboli.

“Mani che creano”  è un laboratorio di manipolazione della materia prima più antica: l’argilla. Si è trattato di un forte impulso al tatto e un imput importantissimo alla creatività. La manipolazione di questo materiale ha seguito un iter semplice, ma completo sino alla cottura degli oggetti.

Il Prof. Gianni Spadavecchia, che vediamo nella prima foto, ha suddiviso il percorso nelle seguenti fasi :

1. Imparare a gestire il materiale, sporcarsi le mani, controllare movimenti di mani e braccia.
2. Semplici azioni per creare semplici oggetti senza uso di attrezzi.
3. Approccio agli attrezzi.
4. Creare animali immaginari attreverso procedure semplificate.
5. Creare animali preistorici.
6. Creare oggetti da tavolo e piccoli contenitori.

In questa galleria si possono vedere appunto le mani al lavoro durante il laboratorio.

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