BREVE STORIA DI MOLFETTA DAL XIV AL XV SECOLO

Appartenuta in secoli precedenti a longobardi, normanni, e svevi la città di Mofetta divenne signoria di Giovanna, regina di Napoli, nel 1343 e da questa fu ereditata da Roberto d'Angiò.

In seguito fu possedimento di Carlo di Durazzo (1381) che la concesse ai Del Balzo. Nel 1399 Re Ladislao con proprio editto accordò il privilegio di far svolgere una fiera durante i festeggiamenti della Madonna dei Martiri, assunta a protettrice della città.

A Ladislao successe Giovanna II che elevò Molfetta a Città Regia. Estintasi la casa d'Aragona, la città passò sotto Giovanna I (1507), vedova di Ferdinando d'Aragona.

Il 15 aprile del 1522 Molfetta fu venduta da Carlo V a don Ferrante di Capua, duca di Termoli. Con tale atto passava da Città Regia a Città Feudale.

Nel 1528 scoppiò la guerra fra la Spagna e la Francia, nell'occasione gli odi tra i popolani ed i nobili si riaccesero e culminarono col famoso sacco dal 18 al 21 luglio 1529 da parte dei francesi. I danni furono incalcolabili, furono asportati valori, preziosi suppellettili e vettovaglie e si ebbero oltre mille vittime.

Morto il duca di Termoli, il feudo passò alla figlia Isabella, moglie di Ferdinando Gonzaga, duca di Guastalla.

Nel 1640 Molfetta passò dai Gonzaga ai Doria ed il 1643 a Luca Spinola, conservando i Gonzaga il titolo di Principi di Molfetta. Poi la città passò ai Gallarati Scolti ai quali pagava un censo annuo di 250 ducati.

Molfetta ritornò città libera il 2 agosto 1806 dopo 284 anni di feudalesimo.